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3 più grandi errori fatti da un artista indipendente

  • Alvise Cappello
  • Oct 6, 2016
  • 4 min read

Anche se il proverbio dice che “sbagliare è umano”, bisogna riconoscere che certe situazioni, in determinati contesti, non ammettono alcun tipo di errore.

Secondo keefkeyz, artista e sito di produzione musicale noto nel mondo dell’ hip-pop (offrono servizi di mixing e mastering, vendita di sample ed altri strumenti utili ai producers del genere) ci sono tre errori che un artista emergente non deve assolutamente fare per non finire soffocato dalla marea musicale odierna:

1. Cercare la celebrità a discapito della musica

Come spesso può capitare in ogni lavoro in cui riusciamo a fare carriera, spesso tendiamo a dimenticarci quale sia lo scopo principale che ci ha portati a svolgere quella precisa mansione; in questo caso l’ amore per la musica.

Il mercato musicale è forse il male più grande che può agire negativamente nei confronti degli artisti stessi: la necessità di vendere il prossimo disco, la ricerca di un brano “vendibile” può portare a dimenticare quale sia ciò che invece ha reso un semplice musicista un “artista” riconosciuto a tutti gli effetti: la capacità di manipolare consapevolmente la propria creatività musicale, ponendovi in essa una logica compositiva ordinata e ben strutturata dall’ esperienza del musicista stesso.

Non bisogna dunque mettere nel dimenticatoio l’idea che il vostro lavoro di musicisti è nato prima di tutto per amore verso la musica.

Si sa che durante una lunga carriera musicale, possono esserci degli alti e dei bassi, ma cambiare completamente la propria immagine e soprattutto il proprio sound al fine unicamente commerciale, renderà la vostra produzione satura di idee ed innovazioni, inserendovi nel marasma dell’ ignoto che oggigiorno inesorabilmente ingloba sempre più gruppi musicali.

Pensate ad artisti come Michael Jackson o altri classici passati del pop e rock: come hanno fatto a diventare delle icone della storia della musica?

Prima di tutto perchè in quell’ epoca la musica puntava al “feeling”, al sentimento, non alle vendite (questo, bisogna ammetterlo, era facilitato anche dai pochi mezzi disponibili di distribuzione musicale, dunque era forse più semplice dedicare più tempo alla musica e meno tempo al marketing).

Capita invece sempre più spesso che la musica che oggi si ascolta in radio, suoni sempre più uguale e che gli artisti siano in competizione per chi riesca a suonare meglio lo stesso identico prodotto.

Dunque, siate prima di tutto originali, suonate per la vostra musica, non per diventare famosi…

… anche perchè la notorietà non può essere imposta!

2. Non dare importanza alla qualità del proprio prodotto

A differenza dell’ era pre-internet, oggi esistono moltissime possibilità di proporsi al pubblico mondiale con estrema facilità.

Bisogna però ricordarsi che questa facilità di promozione ha generato un vero e proprio oceano di artisti uguali a voi che mirano tutti al vostro stesso obiettivo di mercato.

In questa situazione, la qualità audio di un prodotto musicale può essere fondamentale per permettere al vostro progetto di farsi strada nella “bonaccia” della music industry.

Viviamo nell’ era delle DIY (etica nata e diffusa all’interno della cultura punk che propugna il rifiuto per le major della distribuzione musicale -espresso nello slogan DIY not EMI- e la formazione di etichette indipendenti con cui pubblicare i propri album) e degli home studios, entrambe delle soluzioni che possono avere i loro pro e contro: da un lato, infatti, si può finalmente registrare senza essere musicisti professionisti e senza spendere importanti somme di denaro; dall’ altro lato, però, non bisogna dimenticare che dietro ad un programma di registrazione ci deve essere sempre la mano di un professionista

Anche se internet sta sempre più arricchendosi di persone che cercano di aiutare i neofiti nella realizzazione di un prodotto musicale professionale, non dovete accontentarvi facilmente del prodotto che voi siete riusciti a fare.

Se i soldi per la registrazione in uno studio fisico possono essere un problema, potete tenere come buona soluzione siti come LANDR, che offrono soluzioni professionali di mixing e mastering a pochi soldi.

3. Pubblicizzarsi male online

Questo è forse il topic più importante ed è un errore molto diffuso tra gli artisti indie, visto che impegna tendenzialmente meno tempo rispetto ad ogni altra azione (nella fase di creazione), ma poi richiede molte risorse di tempo in fase gestionale.

L’ errore più diffuso in cui capitano le band emergenti riguarda la gestione del proprio sito ufficiale.

Sarebbe bene pensare ad internet come un enorme centro commerciale, in cui il vostro sito è un negozio all’ interno di esso che deve competere con milioni di negozi simili.

Non e’ sufficiente, quindi, essere presenti nei social network e nei sistemi di distribuzione musicale.

Il sito web è il vostro vero “negozio”, la vostra reale presenza nel mondo del mercato musicale online.

Viene in vostro aiuto, anche in questo caso, internet e tutti i moderni sistemi di hosting online.

Se pensate a siti come WordPress, Wix, HostGator e GoDaddy, potete ben immaginare come oggi sia semplicissimo crearsi un sito di facile navigazione, di bell’ aspetto e quindi efficace per potersi presentare in maniera sufficientemente decente al mondo.

I contro di questi sitemi riguardano spesso l’ SEO, ovvero l’indicizzazione nei motori di ricerca.

C’è infatti la tendenza a non indicizzare i singoli “articoli” presenti nelle vostre specifiche pagine interne al vostro sito, dunque se qualcuno cercherà, per esempio, una specifica release nella vostra pagina “album”, sarà indicizzato prima di tutto nel vostro sito

generale e solo nelle successive ricerche gli verrà indicizzato il target vero e proprio.

Per questo motivo vi consiglio di mettere pochi contenuti nella vostra pagina:

  • Una pagina “Music”, dove poter ascoltare ed acquistare i vostri prodotti

  • Una pagina “Contact” dove essere reperibili

  • Una “Bio” del gruppo

  • Una “Galley” ad alta qualità dove rilasciare contenuti video e fotografici

L’ aspetto più positivo di tutto ciò è che praticamente tuttti questi siti offrono pacchetti gratuiti sufficienti per generare un sito di bell’ aspetto; senza dover pagare costosi webmasters e designers/grafici (che sicuramente sapranno offrirvi prodotti qualitativamente superiori ad un sito pre-impacchettato).

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