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Esibirsi in regola: tutto quello che un artista ed un locale devono sapere

  • Alvise Cappello
  • Jun 29, 2016
  • 7 min read

Nota ai lettori: Originariamente l'articolo presente è stato pubblicato in due post differenti; viene qui presentato suddiviso in due parti, mantenendo eventuali citazioni od ancoraggi tra i due articoli.

PARTE 1

Gli articoli di questa e della prossima settimana riguarderanno un argomento sicuramente delicato ma inevitabile per tutti gli artisti che vogliono esibirsi live ed i locali interessati a proporre musica dal vivo senza rischiare alcun tipo di sanzione.

Proprio per l’importanza di questo processo, ho ritenuto necessario suddividerlo in due tappe per poterle trattare con maggiore calma (e nonostante questo, lascerò informazioni molto generali a riguardo, invitandovi a fine articolo di visitare ulteriori link per chiarirvi meglio le idee): il primo articolo riguarderà principalmente la messa in regola dell’ artista e del locale al fine di poter proporre musica live, mentre il secondo riguarderà questioni più tecniche (sanzioni amministrative e regole di emissioni rumorose).

Iniziamo cercando di rispondere alle situazioni che sicuramente ogni musicista che ha voluto almeno una volta proporre la sua musica dal vivo, avrà certamente dovuto affrontare.

Partiamo dalla fondamentale regola che ogni artista musicale (che sia musicista o DJ) per poter suonare in un locale deve essere in regola a livello fiscale, contributivo e burocratico.

Fiscale: La band/DJ deve essere retribuita dal locale in quanto, dato che svolge una attività di lucro nel luogo in cui si esibisce, di fatto, con la sua prestazione sta intrattenendo i clienti e quindi fornendo un servizio lavorativo all’attività commerciale ospitante, favorendone il lucro (tanto quanto i dipendenti del locale stesso: baristi, camerieri, cuochi ed altre eventuali figure professionali). Dimenticatevi dunque la soluzione del suonare gratis: difficilmente potrà essere fiscalmente riconosciuta.

Per questo motivo, ci possono essere tre modalità di retribuzione possibili:

  • assunzione: il locale assume gli artisti come dipendenti dell’ attività.

  • “assunzione” occasionale: tramite ritenuta d’acconto o voucher.

  • iscrizione ad una cooperativa o società che fa le vostre veci fiscali: come dipendenti di questa, voi artisti potete richiedere fattura al locale ( importante sottolineare come l’imposizione dell’ IVA sia del 10% solamente nelle manifestazioni musicali in cui i cantanti o i musicisti, singolarmente o in gruppo, eseguono una serie di brani musicali secondo un programma prestabilito, in un luogo appositamente individuato e strutturalmente idoneo a consentire l’ascolto della musica da parte degli spettatori. Dunque potrebbe capitare che se il locale non sia adeguatamente attrezzato per ospitare un gruppo/DJ, l’ IVA imponibile nella fattura sia del 22%)

Contributivo: Detto ciò, viene da sé che tali retribuzioni, riconosciute come effettivo impiego, richiedono la regolarizzazione contributiva dall’ Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) – ex ENPALS -.

Dalla Finanziaria del 2008, è stata prevista un’ esenzione dall’ agibilità ENPALS dei gruppi che suonano musica live, ma non per i DJ, che sono dunque obbligati a portarsi sempre appresso il documento che comprova la loro regolare agibilità.

Burocratico: Anche in questo caso bisogna prendere singolarmente musicisti, DJ e locali.

Per quanto riguarda i musicisti, la situazione è relativamente semplice: deve essere infatti il locale a doversi prendere la briga di denunciare alla SIAE l’ evento e recuperare il borderò che successivamente il gruppo dovrà compilare.

In caso di eventuali sanzioni al locale, dunque, la band non deve rispondere a queste: è una questione che riguarda solamente il rapporto tra il locale e le leggi vigenti.

La compilazione del borderò serve ovviamente per pagare i diritti d’autore agli autori dei quali voi eseguite i brani.

Per i DJ, invece, la situazione è un attimo più complessa, in quanto sono direttamente più responsabili della musica che suonano. E’ importante che la musica sia acquistata regolarmente (il supporto utilizzato non cambia tale regola: che sia vinile, CD, o mp3, deve essere originale; non vale la scusa del “ho il CD originale a casa”). Ancora più complicato è il discorso riguardo l’originalità di .mp3 o file audio digitali. E’ necessario che questi vengano eseguiti solamente dal supporto utilizzato per l’acquisto (dunque dal computer stesso, in quanto è questo il “supporto originale” riconosciuto legalmente). Qualora questi vengano spostati in altri supporti, devono essere registrati tramite il servizio “DJ ONLINE” nel sito della SIAE.

Tutte queste accortezze possono sembrare un vero e proprio sbattimento, e spesso (lo ammetto io in primis) si ignora tutta questa burocrazia prendendo l’argomento molto alla leggera.

Ma la prossima settimana vedrete che, tutto sommato, mettersi in regola conviene davvero a tutti: locali e band.

La maggior parte delle informazioni provengono dall’ utilissimo sito esibirsiinregola.it, una cooperativa che offre diversi servizi collegati agli operatori dello spettacolo.

Se volete leggere autonomamente qualcosa riguardo questa questione, potete trovare una utilissima brossura gratuita in formato .pdf “IL MANUALE DELL’ ARTISTA” che vi consiglio vivamente di leggere al fine di risolvere molti dubbi e cliché della musica live.

PARTE 2

Come già anticipato la scorsa settimana, riprendiamo oggi l’argomento “Esibirsi in regola” dedicando oggi maggiore interesse alle regolamentazioni sul rumore emesso dai locali durante dei concerti e le sanzioni amministrative legate sia a questo problema che alla mancata messa in regola delle band ospitate (vi invito a leggere il precedente articolo per conoscere i metodi di assunzione regolare di artisti nel proprio locale/evento).

Premetto innanzitutto che le informazioni presenti in questo articolo provengono da un semplice interesse nei miei confronti all’ argomento, che dunque non fanno testo ufficiale all’ attuale regolamento in vigore nel momento in cui l’articolo viene letto.

So che molto probabilmente tutte queste informazioni potrebbero incutere molto scetticismo ai locali ed anche a molte band che fino ad ora hanno offerto musica live al proprio pubblico “alla vecchia maniera”, ovvero senza porsi troppi problemi riguardo la legge e le normative in vigore; sappiate che però alla base di tutto ciò che regolamenta il mondo della musica live resta indiscutibilmente l’interesse per il bene comune, a partire dal rispetto del lavoro (del locale e degli artisti) a quello del senso civico (norme sui rumori) ai singoli cittadini (che possono approvare o meno la decisione dell’ attività commerciale e giustamente vanno tutelati), per cui pensate soprattutto, mentre leggerete questo articolo, a mettere come priorità il bene di tutti nello svolgere una attività che, a tutti gli effetti, è una professione lavorativa.

Prima di intimorirvi con cifre di eventuali sanzioni, tengo a ribadire che, salvo eccezioni particolari da valutare nella singola eventualità, la band non è responsabile né di eventuali denunce per rumori molesti né tantomeno è tenuta a pagare sanzioni per esibizione irregolare sul luogo ospitante. Sarà infatti il proprietario del locale ad assumersi la totale responsabilità dell’ evento organizzato nel proprio locale e dovrà essere dunque solamente lui a rispondere di eventuali denunce o multe relative all’ evento.

Per concludere l’argomento della scorsa settimana, vi comunico le sanzioni amministrative a cui un organizzatore o locale può incorrere non regolarizzando il musicista/dj/band ospitato:

1500€: maximulta (da pagare entro 30gg, qualora ignorata, tale somma può addirittura triplicarsi)

250€: mancata stipula di contratto di lavoro e/o regolarizzazione posizione lavorativa

150€: per ogni giornata di lavoro svolta dall’ artista

Ricordando che nel caso di una band di musicisti non regolarizzata ogni componente è riconosciuto come singolo artista, dunque, ponendo il caso che una rock band di 4 componenti venga scoperta in situazione non regolare in una serata di un locale, il gestore dell’ attività rischierebbe fino a 3100€ di multa.

Per quanto riguarda i rapporti con la SIAE (o meglio, la mancata consegna di quest’ultimo) il discorso varia in base al “reato” commesso.

Il possesso illecito, infatti, da parte di un DJ di materiale musicale, è considerato reato penale, mentre invece la compilazione del borderò può essere relativamente ignorata qualora nella serata non vengano mai eseguite cover (in quel caso il borderò verrà comunque compilato ma la somma da pagare sarà dieci volte inferiore a quella di un borderò che presenterà brani coperti da diritto d’autore).

Bisogna adesso indicare quali normative regolano l’emissione del rumore acustico, sottolineando come spesso tali regolamenti dipendono da comune a comune, la normativa nazionale segue i limiti imposti dal DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) 14 Novembre 1997.

Non più, dunque, di 50/60db in aree urbane dalle 6.00 fino alle 22.00.

In base a questi limiti, quindi, il locale dovrebbe provvedere all’ insonorizzazione delle superfici interne e degli infissi al fine di poter garantire il non superamento dei db imposti dalla legge.

Questa garanzia la si può ottenere dai tecnici ambientali specializzati riconosciuti dalla propria regione che, dopo un sopralluogo, potranno firmare una autocertificazione che dovrà essere consegnata al comune di residenza del locale.

Si lascia la possibilità ai locali di eseguire 15 eventi annui in cui poter sforare diversamente questi limiti, ma la gestione di questi eventi riguarda, come già detto, le regolamentazioni comunali.

L’ autocertificazione resta una pratica obbligatoria per ogni locale che intende proporre musica al pubblico (che sia live o che provenga da altoparlanti o che venga eseguito uno dei sopracitati 15 “eventi” annuali).

Come già detto, questa realtà dei fatti può sicuramente risultare scomoda per un locale che già fatica a gestire la propria attività senza l’ausilio di un supporto di animazione quale è una band/DJ (sappiamo bene quanto siano alti i costi di mantenimento di un locale, tra licenze, stipendi dei dipendenti, spese di mantenimento ed altro ancora).

Ma il locale che ospita il gruppo musicale deve prima di tutto rendersi conto che sta assumendo dei professionisti al fine di offrire un servizio in più ai propri clienti, perciò il gestore deve mettere in conto che questo innanzitutto risulterà come un investimento al fine di migliorare la propria attività, non una spesa a fondo perduto.

E sappiamo tutti come sia improbabile pensare di poter dare uno slancio alla propria azienda mirando al risparmio; senza investimenti, non si cresce.

Se dunque siete gestori di un locale ed avete intenzione di guadagnare di più sperando di proporre musica live senza pagare i musicisti (se un gruppo vi domanda un cachet, deve cercare di farvelo giustificare e magari trovate un prezzo che vada incontro alle esigenze di entrambi), o senza adeguare i locali al fine di ospitare band (almeno un palco/rialzata/area dedicata alla band; insonorizzazione delle superfici interne e degli infissi) è meglio che abbandoniate questi sogni di guadagno.

Visto infatti il rischio di sanzione, il gioco non varrebbe la candela.

Piuttosto mirate ad essere onesti nei confronti della vostra attività e della legge, investendo sulla live music chiamando musicisti di qualità, che creano interesse, che richiamano nuova clientela e che possono soddisfare il pubblico del locale.

Vedrete che l’investimento iniziale sarà ben presto ripagato.

Cosa ne pensi tu? Se musicista, hai mai pensato di metterti in regola? Se gestore di locale, ti sei mai interessato a quella parte burocratica parlando con il settore ambiente del proprio comune o con la SIAE? Hai qualche esperienza da raccontare? Lasciala nei commenti qui sotto! Siamo qui per condividere esperienze ed opinioni 🙂

Fonti:

http://www.esibirsi.it

(Società Cooperativa che dal 2002, oltre ad offrire molti altri servizi, da sostegno nella regolarizzazione fiscale e contributiva degli artisti dello spettacolo)

http://www.esibirsiinregola.it/dj.html

http://www.esibirsiinregola.it/sanzioni.html

https://www.siae.it/it/servizi-online-term/licenze-deejay

https://esibirsi.wordpress.com/2015/09/07/ma-se-io-mi-esibisco-gratis/

http://www.esibirsi.it/ilmanualedellartista/pdf/Il%20Manuale%20dell’Artista%20scaricabile%20-%20small%20size.pdf

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