Frozen Rain
- Alvise Cappello
- Jul 4, 2016
- 2 min read

Il nostro team apprezza ogni genere di musica e ci sono spesso dei particolari extramusicali in ogni band che non sfuggono alla nostra attenzione che quasi sempre accogliamo al pari della musica proposta dalla band stessa; nel caso degli altoatesini Frozen Rain questo particolare riguarda la loro voglia di viaggiare e far conoscere la propria musica a più persone possibili sin dalla loro formazione.
La proposta musicale della band è facilmente etchettabile nell’ indie-rock moderno più pulito e strutturato del classic rock.
Attivo da ormai sei anni, infatti, il gruppo ha sin da subito dedicato la sua attenzione compositiva nella proposta di un “Frotzen-Rock” ben bilanciato: le ritmiche sono incisive, i riff sono decisi e catchy, le chitarre distorte non si spingono mai troppo oltre il limite dell’ overdrive che strizza l'occhio agli anni '80, le melodie sono martellanti e ti restano facilmente in testa, i ritornelli richiamano invece uno stile tipicamente pop.
Sono questi gli elementi musicali che più facilmente si riconoscono nella musica “Südtirolerisch für jugendliche ohne Manieren” (tirolese per giovani “teppisti”) dei Frozen Rain.
Sin dal 2010 il gruppo di Bolzano ha partecipato a diversi festival tenuti in Alto Adige ed ha cercato di spingersi oltre le Alpi proponendo la propria musica anche in Austria e Germania.
Queste uscite, unite alla presentazione del primo videoclip “We Are DJ’s“, hanno avvicinato la band all’attenzione positiva di molti fan e della critica locale, coronando il tutto nell’ incisione di “Fake World“, il loro primo prodotto in studio di otto tracce.
Poco meno di un mese fa, la band ha presentato il nuovo singolo “Stop the Wheel”, un brano dal sound molto più maturo del primo album (che molto ereditava dagli Strokes) che richiama le strutture dei Franz Ferdinand più groovy.
Un gruppo che sicuramente merita attenzione, che ha deciso di appoggiarsi a Giggo sin dalle fasi iniziali dell’ app.
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